Sinossi
La lunga storia del Vietnam è stata continuamente caratterizzata dalla presenza e dall’occupazione straniera. La secolare aspirazione del popolo vietnamita ad unificare e rendere indipendente il Paese ha portato a lotte e guerre nel corso dei secoli. Una caratteristica comune alle guerre combattute dal popolo del Vietnam risiede nella costante inferiorità nei confronti dell’aggressore. Che si trattasse di Cina, Francia, Giappone o Stati Uniti d’America, il Vietnam si è sempre ritrovato sotto la minaccia di potenze e imperi più grandi e forti. Questo è emerso in modo particolare nella guerra contro gli americani: ad affrontarsi, un esercito di rivoluzionari e di contadini contrapposto alla più grande potenza economica e militare mai apparsa sul pianeta, capace di scaricare sul Vietnam il triplo del totale delle bombe utilizzate durante tutta la Seconda guerra mondiale. Questo aspetto è penetrato a fondo nell’immaginario collettivo fino a creare una rappresentazione da Davide contro Golia che ha spinto l’opinione pubblica internazionale dalla parte dei vietnamiti. A contribuire a tutto ciò fu il fattore mediatico: la Guerra del Vietnam fu la prima ad essere raccontata quasi integralmente dalle telecamere e dai fotografi. Nacque una vera e propria ansia di dover documentare la verità, di riportare in diretta e senza nessun filtro gli orrori della guerra e della tragica epopea che vide impantanati nella palude infernale prima i francesi e poi gli americani. I protagonisti di questa vicenda sono stati presidenti come Kennedy, Johnson, Nixon; abili diplomatici come i due Nobel per la pace Kissinger e Le Duan; generali e figure iconiche del calibro di Ho Chi Minh e Giap… ma soprattutto un popolo, quello vietnamita, e milioni di militari e civili innocenti che persero la vita. Tra questi rimarranno impressi nella storia e nelle coscienze Kim Phuc, la bambina di nove anni ustionata dal napalm e immortalata mentre fuggiva dai bombardamenti; Thích Quảng Đức, il monaco buddista fotografato mentre si immolava dandosi fuoco a Saigon per protestare contro il regime di Diem; i bambini, le donne e gli anziani trucidati a My Lai dagli americani; i civili massacrati a Hué dai comunisti vietnamiti. Questo libro è strutturato in modo da presentare ed affrontare questi temi offrendo una panoramica completa, analizzando le vicende storiche, militari, diplomatiche e socio-culturali.
L'autore
Marco Altobello (Termoli,1984) è un giornalista, docente e storico molisano. Dopo la Laurea con lode in Scienze Politiche, ha iniziato ad occuparsi di ricerca storica, in particolare di storia delle relazioni internazionali. Scrive per diverse testate giornalistiche locali e nazionali. Inserito nel mondo culturale ed accademico locale, dirige la Biblioteca Mediateca Ibrahim Kodra ed è il Direttore dell’Istituzione Turismo e Cultura del comune di Campomarino (CB). Ha già pubblicato il saggio “La crisi di Cuba” (2019).